Syra

  1. #Hashtag Revive

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    By eXander il 6 April 2014
    +1         1 Comments   178 Views
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    In occasione dei 1.500 utenti registrati, arriva il nuovo progetto che permette a chiunque di dire la sua sugli argomenti proposti. Grazie ad Essay, sarà possibile dire la propria ogni volta che vuoi! Nasce #Hashtag Revive.

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    Last Post by eXander il 20 April 2014
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  2. Non fare il web designer

    By eXander il 12 Oct. 2015
    +3         64 Comments   1,125 Views
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    Salve a tutti. Ho deciso di dare via, tramite l'apertura di questa discussione, alla prima rubrica targata Syra, chiamata Non fare il web designer. Perché questo? Semplicemente è un modo per sfogare la mia "rabbia", diciamo, verso tutti quei web designer che progettano siti web per aziende di vario genere commettendo castronate "a gogò". Questa rubrica è aperta a tutti, chiunque può commentare e chiunque può trarne spunto per creare una propria considerazione per una nuova "puntata" di "Non fare il web designer". Voglio evidenziare questo: in questa rubrica andrò ad evidenziare solo i difetti e quindi a criticare (a volte con un tono anche un po' sarcastico) in modo spero costruttivo il lavoro degli altri web designer, sperando di essere anche d'aiuto anche a tutti quelli vogliono intraprendere la via del web design. Spero che le mie considerazioni vi piacciano! Buona lettura! :)




    Il primo sito che prendiamo in esame oggi, è quello di un centro commerciale aperto abbastanza recentemente dalle mie parti: il suo nome è "Nave de Vero". In particolare ci focalizzeremo sulla prima pagina che ha attirato la mia attenzione, quella dell'Elenco dei negozi.
    Alla prima vista pare una pagina anche fatta bene, il design è pulito e certamente i colori dei collegamenti per il filtro di ricerca aiutano assolutamente. Ma la prima cosa che può saltare all'occhio effettuando un po' di "drag and drop" (trascina e rilascia), è la seguente: ogni negozio in elenco è rappresentato da un'immagine. E non intendo solo il logo, il che andrebbe bene, ma anche la descrizione, LA DESCRIZIONE ragazzi!.

    Cosa c'è di meglio che complicare la vita all'utente medio, mettendo le descrizioni dei negozi come immagini? La cosa mi ha lasciato un po' perplesso, perché io se voglio cercare qualcosa in una pagina, premo "CTRL+F" e scrivo quello che sto cercando. Grazie di complicarmi la vita eh!

    La mia reazione


    Vabbè dai, questa cosa la posso passare, è solo un ostacolo per l'utente, ma tanto esistono i "filtri" (non dinamici purtroppo, inteso che deve ricaricare la pagina).
    Una persona curiosa come me, non può quindi non andare a guardare sotto il cofano come un appassionato di motori con le automobili. Tuttavia, a differenza di questi ultimi, tutto quello che vediamo sotto può essere deleterio. Perché? Perché è analizzando il sorgente che si scoprono le castronate migliori (e anche un tutorial di How-to-basic su come farsi venire un infarto, magari con delle uova).

    Castronate? BOOM, eccovi ...

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    Last Post by Juriano il 19 Nov. 2015
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  3. Perché la gente usa Telegram?
    Telegram vs Whatsapp

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    #SocialNetwork
    By MatteoMattew il 30 July 2015
    +2         11 Comments   540 Views
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    Salve a tutti, in questo articolo vi parlerô di telegram, un app simile a Whatsapp, solo che è molto meglio.
    Ecco dei miei motivi per cui preferire Telegram a Whatsapp.
    -Whatsapp costa
    Come sapete tutti -almeno penso- whatsapp costa 0,89c all'anno, che nonostante sia una cifra veramente bassa, è seccante pagare con la carta credito 89 centesimi.
    -Design
    Mentre il design di Whatsapp sia monotono e a mia parere scomodo, Telegram ha un design professionale, semplice e intuitivo con una sidebar scorrevole sulla sinistra.
    -Bot
    Mentre su Whatsapp ci si puô parlare solo con le persone, con telegram potete parlare con dei bot che vi risponderanno.
    -Crasha di meno
    Sui vecchi cellulare avvolte whatsapp é lento, Telegram no.
    -Telegram è piû sicuro
    Siccome Whatsapp è in mano a Facebook, Whatsapp è poco sicuro, Telegram invece non é di nessun'azienda quindi è piû sicura.
    Last Post by Juriano il 5 Oct. 2015
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  4. Privacy: C'è davvero un valido motivo per tenerci così tanto?

    +1         5 Comments   108 Views
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    Il termine "privacy", con la nascità di Internet, è diventato di uso comune e può essere tradotto in italiano con "privatezza", "riservatezza".
    Ma cosa indica?
    Indica quella voglia di proteggere i propri dati e impedire che ciò che pubblichiamo su internet venga visto liberamente da tutti.
    Sembra quasi un paradosso, pubblicare qualcosa per poi cercare a tutti i costi di non diffonderla troppo.

    Ci sono informazioni che riteniamo non debbano essere viste da tutti.
    Ogni servizio che possiede tali dati afferma di voler proteggere l'utente, ma con un semplice pseudo contratto è in grado di farci quello che vuole.
    Le famose "Condizioni e termini d'uso del servizo", quel documento di cui tutti ignoriamo l'esistenza e "firmiamo", senza dargli nemmeno un'occhiata veloce, durante la registrazione a un servizio.
    Quelle pagine e pagine di informazioni scritte appositamente con un font piccolo e poco leggibile, in cui l'azienda può scrivere di tutto.
    Certo, a patto di rispettare la legge.

    Ma la legge cosa dice sulle informazioni che forniamo?
    In realtà, l'unica informazione che non può essere diffusa è lo stato di salute di una persona, tutto il resto non vale proprio nulla.
    Anche se processi sulla violazione di privacy vengono fatti sempre più spesso, quindi la legge sta cominciando ad adeguarsi.

    Tornando alla domande del titolo, c'è davvero un valido motivo per preoccuparsi?
    No!
    E' una cosa naturale, e anche giusta, il fatto che ci impegnamo a proteggere tutto ciò che non abbiamo intenzione di urlare per strada e condividere con tutti.
    Ma guardando il numero di utenti di Internet, ovvero circa 3 miliardi (il 40% della popolazione terrestre), possiamo renderci conto che qualsiasi cosa su di noi non ha alcun valore.
    Parliamoci chiaro, a nessuno fregano gli hobby, le foto e l'indirizzo di casa di Mario Rossi, tali informazioni non verranno utilizzate contro di lui.
    Forse un maniaco sessuale sarebbe interessato, ma il servizio una cosa la fa... ci protegge da altri utenti non mostrando quello che non vogliamo che mostri.
    La violazione della nostra privacy, anche se suona davvero come una cosa negativa, se non avviene all'interno della società, della cerchia di persone tra cui viviamo, non dovrebbe spaventarci.
    Non è altro che un business, i siti, soprattutto i social network come Facebook, grazie a questo giro di informazioni, sono ancora in piedi.
    I servizi su cui ci registriamo, vendono questi database ad aziende che ci trattano come semplici numeri e sfruttano le informazioni acquisite per campagne pubblicitarie mirate.
    E' una cosa che ritengo giusta, anche se eticamente sbagliata (paradosso?).
    Preferisco vedere dei ban...

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    Last Post by JS96 il 4 Feb. 2015
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  5. WiMAN: condividi il WiFi con i tuoi clienti

    AvatarBy Zee5 il 21 Sep. 2014
    +2         2 Comments   80 Views
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    Qualche giorno fa, navigando in rete mi sono imbattuto per puro caso in un progetto tutto italiano che permette di condividere la rete WiFi del proprio locale con i propri clienti tramite accesso Facebook o Google grazie ad un router TP-LINK con firmware modificato.

    Scordatevi quindi password lunghissime, qr-code ed altri strani metodi per la connessione, il router WiMAN permette di sdoppiare la propria rete WiFi creandone due separate, una vostra ed un altra per i vostri clienti

    il router offre inoltre una personalizzazione della rete, (cambio logo, homepage, limitazioni della banda ecc) ed un pratico servizio di analytics che vi permetterà di scoprire quali sono i vostri clienti abituali e creare pubblicità e promozioni mirate. Inoltre permette di declinare ogni responsabilità sull'utilizzo illecito della vostra rete, da come si legge sul loro sito:

    CITAZIONE
    wiMAN è titolare del trattamento dei dati personali ed in caso di illeciti nella tua rete fornirà alle autorità giudiziarie la lista degli utenti connessi nel periodo richiesto

    Tramite una mappa sul loro sito, inoltre, è possibile trovare la rete WiMAN più vicina e scoprire i locali che ne fanno uso

    qui di seguito il video ufficiale



    sito web


    fatemi sapere cosa ne pensate di questo progetto, personalmente lo trovo molto interessante

    Alla prossima
    Last Post by eXander il 21 Sep. 2014
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  6. Addio Windows Live Messenger

    AvatarBy Zee5 il 6 Sep. 2014
    +2         4 Comments   55 Views
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    Dopo 15 anni, il famoso servizio di messaggistica istantanea lanciato nel lontano 1999 da Microsoft chiude definitivamente passando il testimone nelle mani di Skype, ma partiamo dal principio…

    Rilasciato in un lontano luglio del 1999 come concorrente di AOL Instant Messenger, MSN dopo diversi miglioramenti entrò a far parte della suite Windows Live nel 2005 cambiando nome in Windows Live Messenger e trasformandosi, tra un messaggio ed un emoticon, in uno dei servizi più utilizzati in Italia. Con l’arrivo dei nuovi social network gli utenti iniziarono a trasferirsi su queste piattaforme (Facebook su tutti), fin quando nel 2012 Microsoft annuncia l’abbandono del progetto in favore di Skype, concedendo una proroga del servizio solo per la Cina, dove sarà chiuso il 31 ottobre 2014.

    Sicuramente, nessuno della nostra generazione dimenticherà mai questo servizio, rimanendo nell’immaginario collettivo uno dei servizi più amati e odiati di sempre. Non ci scorderemo gli amori e i litigi nati su questa piattaforma, le emoticon coloratissime, i blog che non usava nessuno ed il tanto odiato trillo che sotto sotto manca un po a tutti.



    fonti: OrangeFx.net
    OrangeFx ( L.C.) / CC BY-NC-ND 4.0
    Last Post by Zee5 il 21 Sep. 2014
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  7. Icreach, il motore di ricerca per conoscere ogni forma di privacy di qualcuno

    AvatarBy Suremaster il 27 Aug. 2014
    -2         7 Comments   91 Views
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    Basta digitare nome e cognome di una persona per sapere tutto. "Icreach" è il motore di ricerca che fornisce una lunghissima lista di informazioni: dalle ultime telefonate ricevute alle sue conquiste sentimentali. Secondo quanto riportato dal sito 'The Intercept', infatti, sulla base di alcuni documenti posseduti da Edward Snowden, questo tipo di motore di ricerca sarebbe di proprietà della National Security Agency statunitense (Agenzia di Sicurezza Nazionale), e sarebbe in grado di risalire a qualsiasi tipo di informazione su qualsiasi individuo. Il sistema 'Icreach' si presenterebbe come il sito di Google, con l'unica differenza che Icreach monitora continuamente 850.000 registri contenenti anche informazioni su sms ed email.
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    I dati, aggiunge "The Intercept", arriverebbero soprattutto da programmi di vigilanza stranieri dell’Nsa, anche se potrebbero contenere informazioni di cittadini statunitensi. Cosa che potrebbe creare problemi con la giustizia Usa. Da parte sua, un portavoce dei servizi segreti ha spiegato che con il motore di ricerca si punta a migliorare lo scambio di informazioni tra le autorità.

    Privacy violata o soltanto scopo puramente informativo per le autorità federali?

    Fonte: LiberoQuotidiano.it

    Edited by JS96 - 29/8/2014, 14:55
    Last Post by boxHiccup il 29 Aug. 2014
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  8. Paura di essere sconnessi dalla rete: nomofobia

    AvatarBy Suremaster il 22 Aug. 2014
    +2         4 Comments   61 Views
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    Con una società sempre più all'avanguardia e con una rete in cui si può trovare e comprare qualsiasi cosa,parlare con il mondo intero,ecc.. sorgono di conseguenza anche i problemi connessi a questo "mondo" virtuale tra cui la fobia (paura) incontrollata di rimanere sconnessi dal contatto con la rete di telefonia mobile. Il termine Nomofobia è stato coniato in occasione di uno studio commissionato a YouGov, un qualificato ente di ricerca britannico, da Stewart Fox-Mills, responsabile del settore telefonia di Post Office Ltd.

    Questa fobia è stata riscontrata attraverso uno studio condotto in Gran Bretagna dal dott. David Greenfield,secondo il quale più della metà degli utenti del telefono tendono a mostrare uno stato ansioso quando "perdono il loro cellulare, esauriscono la batteria o il credito residuo o non hanno copertura di rete". Il professor Greenfield sostiene che essere legati così tanto al proprio smartphone crea dipendenza, una patologia che interferisce con la produzione della dopamina; tale sostanza crea stimoli che producono motivazione e ricompensa, o meglio crea piacere e su questo principio si basa la cura della depressione, che consiste nel bloccare alcuni recettori che fermano il rilascio di dopamina per farne liberare quanta più possibile, per risollevare il tono dell’umore in modo farmacologico.

    I nomofobici vengono anche paragonati ai giocatori di slot machine, i quali giocano in continuazione con la speranza di vincere tanti soldi ma non sanno se ogni volta che fanno partire il gioco alla fine vinceranno o meno. La dopamina, però, aumenta in quantità nell'attesa di conoscere se si ha vinto o meno, che tornando all'esempio delle notifiche corrisponderebbe al tempo passato da quando ci si accorge della nuova notifica a quando si scopre se è positiva o meno.

    E voi avete paura di rimanere sconnessi?

    Edited by RootkitNeo - 23/8/2014, 18:21
    Last Post by RootkitNeo il 23 Aug. 2014
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  9. Google Street View in alta definizione

    AvatarBy Suremaster il 21 Aug. 2014
    +1         7 Comments   244 Views
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    Dopo le dovute pressioni da parte di Microsoft e Google, il Governo USA ha deciso di eliminare quelle restrizioni che per anni ha condizionato il mercato della fotografia satellitare. Da un mese a questa parte, le grandi aziende del settore potranno vendere fotografie così dettagliate da poter rendere distinguibili oggetti grandi fino a 20cm.

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    Il WorldView3 salperà il 13 Agosto

    Il processo di scanning è tuttavia un processo laborioso e che richiede il lancio di un satellite, WorldView3 (che sostituirà la versione 2) il 13 Agosto. Da quel giorno in poi, tra rendering e multiscatti da diverse angolazioni, il processo potrà definitivamente partire.

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    Diremo per sempre addio alla nostra privacy?

    Ma se un'azienda privata è in grado di fare ciò, cosa è in grado un'agenzia di spionaggio governativa?

    Quali saranno le vostre opinioni a riguardo?

    Scritto da Suremaster
    Last Post by JS96 il 31 Aug. 2014
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  10. In Gran Bretagna la pirateria smette di essere un crimine!

    AvatarBy JS96 il 22 July 2014
          11 Comments   123 Views
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    Mentre in Italia continuiamo a leggere notizie riguardanti le operazioni antipirateria effettuate dal Tribunale di Roma e Bergamo, ovvero l'oscuramento di decine, se non centinaia, di siti con contenuti illegali, in Gran Bretagna la pirateria diventa legale, ovviamente fino a un certo punto.

    Molti paesi, e soprattutto l'Italia, investono ingenti somme di denaro per combattere la pirateria informatica, la Gran Bretagna, invece, decide di utilizzare un metodo completamente diverso, che consiste nel rendere la pirateria "legale".
    Chiunque scarichera' contenuto illegale da internet (indipendentemente dal mezzo, torrent, direct download, emule), non verra' punito legalmente, anche se cominciera' a condividerlo.
    Quindi niente piu' multe, niente piu' arresti.

    Pero', grazie a un accordo fatto con gli ISP brittanici, gli utenti che verranno scoperti nel farlo, riceveranno un avvertimento in cui verra' spiegato che cio' che hanno fatto non e' buono e in seguito ad ulteriori avvertimenti la velocita' della loro connessione verra' abbassata e\o verranno rimandati a un sito educativo oppure un corso, obbligatorio da superare per poter ricominciare a navigare normalmente.
    Ovviamente le aziende avranno comunque la possibilita' di denunciare coloro che violeranno il loro copyright, spedendoli in tribunale.

    Un fatto molto importante che la GB mostra al resto del mondo e' che non serve a niente punire gli utenti, e' molto piu' importante educarli.

    E voi cosa ne pensate? Vorreste che una legge simile venisse emanata anche in Italia?

    Articolo scritto da: Jakub1996
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